lunedì 16 giugno 2014

Il rispetto degli svedesi per il bene comune

Tra le cose positive della cultura svedese c'è sicuramente il rispetto della gente per il bene comune. Per "bene comune" intendo cose usate da più persone. Non si tratta necessariamente di cose pubbliche. Mi spiego.

Nei ristoranti svedesi, anche dove ci sono camerieri che servono ai tavoli, quasi sempre c'è anche un piccolo buffet dove la gente può prendere l'insalata, il pane, il caffè o il tè, servendosi da sola. Il tutto incluso nel prezzo del cibo. Nessuno controlla quanta insalata prendi e quante volte. In molti altri paesi questo sistema non potrebbe funzionare. Non sarebbe conveniente per il ristoratore. Le persone tenderebbero a prendere più di quello che gli serve realmente. La logica è "se è gratis, allora prendiamone il più possibile" (magari portandone anche a casa un po'...). Per uno svedese non funziona così. La loro logica è: se ne prendo più di quello che mi serve, allora non rimane abbastanza per gli altri, e in fin dei conti ci perdo anch'io, perché la prossima volta o in un altro posto non ne trovo più.

Un avviso affisso sulla parete nella palestra universitaria illustra bene l'atteggiamento svedese:


Traduco il testo: "Che fine fanno i nostri attrezzi di palestra? Da un po' di tempo che hanno cominciato a sparire dei manubri ecc. dalla nostra palestra. E' triste dover spendere soldi per comprare manubri nuovi invece di investire in cose nuove. Allora chi frega chi? Siete voi soci che ne subite le conseguenze... Aiutaci tenendo gli occhi aperti a questi ladri!"

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